Cittadinanza Italiana

Non è un segreto per nessuno che la cittadinanza italiana apra nuovi orizzonti a coloro che ne hanno l’opportunità. I benefici di ottenere la cittadinanza sono molteplici, tra cui la possibilità di trasmetterla ai figli e nipoti, lavorare in tutti i paesi membri dell’Unione Europea, il diritto di pensionamento in Europa, il diritto di partecipare a concorsi pubblici, studiare nelle università dell’Unione Europea e l’esenzione dal visto in oltre 180 paesi, compresi gli Stati Uniti.
 
In altre parole, comprendiamo che l’acquisizione della cittadinanza italiana è un processo di notevole valore affettivo ed economico per i nostri clienti, per questo offriamo tutto il supporto, la struttura e l’etica professionale per garantire la migliore esperienza.
Cittadinanza "Iure Sanguinis" Via Giudiziaria Contro i Ritardi Nelle Code ai Consolati

La legge n. 91/92, all'articolo 1, stabilisce che è cittadino per nascita il figlio di padre o madre cittadini. Si conferma così il principio del "ius sanguinis" come principio fondamentale per l'ottenimento della cittadinanza, mentre il "ius soli" non è applicabile. Inoltre, la legge italiana del 5 febbraio 1992 n. 91 prevede la possibilità per i discendenti di italiani di ottenere la cittadinanza italiana per diritto di sangue e senza limite di generazioni. Quindi, il ricorso giudiziario viene utilizzato come modo per evitare gli anni lunghi che un processo di cittadinanza richiede presso i consolati italiani in Brasile, in media 10 anni per la conclusione effettiva. La legge italiana stabilisce un termine di 730 giorni, tuttavia si stima che circa 800.000 discendenti sono in attesa nelle lunghe file per ottenere la cittadinanza italiana. La nostra squadra fornisce questo servizio di azione giudiziaria contro le file dei consolati, consentendo di ridurre significativamente i tempi di attesa.

Cittadinanza Tramite Via Giudiziaria Materna

La cittadinanza tramite via giudiziaria materna è applicabile ai casi in cui i figli di cittadina italiana o di sangue italiano sposati con stranieri sono nati prima del 1º gennaio 1948. In altre parole, se c'è una donna nell'albero genealogico e questa donna ha avuto un figlio o una figlia nati prima del 1º gennaio 1948, allora si può richiedere la cittadinanza italiana solo attraverso la via giudiziaria. Ciò perché la Costituzione della Repubblica Italiana precedente al 1948 prevedeva che le donne che si sposavano con stranieri perdevano la loro cittadinanza e acquisivano quella del marito, quindi le situazioni precedenti a tale data possono essere richieste solo tramite la via giudiziaria. Fortunatamente, con l'avvento della suddetta Costituzione, è stato stabilito il principio di uguaglianza dei diritti e il diritto di trasmettere la cittadinanza è stato esteso alle donne, tuttavia, è ancora vietato richiedere la cittadinanza tramite i Consolati e la via amministrativa, ma solo davanti ad un Tribunale italiano.